Quando tagliare il cordone ombelicale alla nascita?

Subito dopo il parto il bambino appena nato è ancora legato, attraverso il cordone ombelicale, alla placenta.

Il cordone ombelicale è un funicolo che al suo interno presenta tre vasi ombelicali, una vena e due arterie. La vena porta sangue ossigenato e ricco di nutrienti dalla placenta al feto, mentre le due arterie trasportano i prodotti di scarto (cataboliti) del feto alla placenta.

Dopo la nascita il cordone ombelicale viene tagliato e clampato ovvero chiuso e bloccato.

Il taglio e il clampaggio del cordone ombelicale possono essere eseguiti subito dopo la nascita del bambino oppure possono essere ritardati garantendo così una fase di transizione feto-neonatale più fisiologica.

La tempistica ottimale del taglio e del clampaggio del cordone ombelicale è ancora oggi discussa da medici e scienziati di tutto il mondo. Il clampaggio “precoce” del cordone ombelicale viene eseguito generalmente entro 30 secondi dopo la nascita, mentre il clampaggio “tardivo” (DCC) del cordone ombelicale viene eseguito a 1 minuto o oltre, dopo la nascita o addirittura quando la pulsazione del cordone è cessata. Il clampaggio tardivo del cordone ombelicale consente a parte del sangue presente nella placenta di rifluire nel bambino e questo può rappresentare un beneficio immediato per il bambino se è nato prematuramente o per un aumento generale del livello di ferro nel sangue.

Quest’ultimo vantaggio però può essere particolarmente rilevante per i neonati che vivono in contesti a basso contenuto di risorse con accessi inferiori agli alimenti ricchi di ferro e a maggiore rischio di anemia. Infatti l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) raccomanda 60 secondi per taglio e clampaggio per tutti i bambini, per compensare i diversi livelli di nutrizione in tutto il mondo.

 Secondo l’Associazione dei Ginecologi Italiani (SIGO): “Il clampaggio del cordone dopo almeno 30 secondi dalla nascita si associa a valori di emoglobina ed ematocrito significativamente più alti nella prima ora e dopo 24 ore di vita, inoltre si è osservata una pressione diastolica significativamente più alta nelle prime 24 ore di vita, livelli di ematocrito significativamente più alti per i primi 28 giorni di vita, livelli di emoglobina e di ematocrito significativamente più alti a 10 settimane di vita.”

Bisogna però sottolineare che taglio oltre 1 minuto può determinare aumento di ittero ed avviene quando le cellule epatiche del fegato ancora immaturo non riescono a smaltire l’aumento dei globuli rossi.

Il clampaggio precoce del cordone ombelicale, invece, è fortemente raccomandato nel caso in cui il neonato sia asfissiato e deve essere spostato immediatamente per la rianimazione.

Ma se si taglia  il cordone ombelicale in ritardo, si può comunque raccogliere e conservare il sangue cordonale ricco di cellule staminali?

Il sangue cordonale è ormai una consolidata fonte di cellule staminali ematopoietiche utilizzate per la cura di diverse malattie come disordini ematologici e malattie metaboliche ereditarie.

Le cellule staminali cordonali sono utilizzate nei trapianti come alternativa delle cellule staminali del midollo osseo e del sangue periferico. Inoltre, è da sottolineare il fatto che le cellule staminali del sangue cordonale provocheranno un minor rischio di sviluppare la malattia del trapianto verso l’ospite e necessitano quindi una minore compatibilità HLA con il ricevente.

Eseguendo il clampaggio tardivo si avrà una minore quantità di sangue rimanente nel cordone ombelicale ma questo non pregiudica la raccolta e la conservazione del sangue stesso.

La qualità del campione che si può prelevare però varia fisiologicamente da bambino a bambino perché il cordone ombelicale è diverso nella lunghezza, nelle dimensioni e nella quantità di sangue al suo interno per ciascuna gravidanza.

I genitori che sono interessati alla conservazione delle cellule staminali del sangue cordonale ma anche al clampaggio tardivo del cordone ombelicale, non devono preoccuparsi perché le due pratiche possono essere eseguite insieme (escludendo la pratica che prevede la fine naturale della pulsazione). Si sconsiglia il clampaggio tardivo per le famiglie con un bambino più grande che necessita di una terapia con cellule staminali perché dovrebbero dare la priorità ad ottenere un campione di cellule staminali ottimale per un trapianto piuttosto che eseguire un taglio tardivo del cordone.

Dott.ssa Federica Borroni

FONTI:

  • parentsguidecordblood;
  • WHO Guideline: Delayed Umbilical Cord Clamping;
  • United Nations Children’s Fund, United Nations University, World Health Organization. Iron deficiency anaemia assessment, prevention, and control. 2001;
  • ACOG Committee Opinion No.543, Dec. 2012, Timing of Umbilical Cord Clamping after Birth:
  • Effect of timing of umbilical cord clamping of term infants on maternal and neonatal outcomes. McDonald SJ et al, 2013
  • Delayed umbelical cord clamping after birth - The American Academy of Pediatrics and the American College of Nurse–Midwives endorse this document. This Committee Opinion was developed by the American College of Obstetricians and Gynecologists’ Committee on Obstetric Practice in collaboration with committee members Maria A. Mascola, MD; T. Flint Porter, MD; and Tamara Tin-May Chao, MD;
  • WHO recommendations for the prevention and treatment of postpartum haemorrhage;
  • Stem cell transplants at childbirth – Sanberg PR et al, 2010
  • Mankind’s first natural stem cell transplant – Jose N Tolosa et al, 2010
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